Fine Herbs – Michael Lösch Quartet (2008)

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TRACK LIST 

  1. C.F.P (Carla For President) 3.48
  2. Three Miles 4.58
  3. Strictly Necessary 5.22
  4. Monsieur M.P 5.00
  5. Another One For Bob 3.46
  6. Silence Please 6.00
  7. Rudy’s Changes 6.26
  8. Allegria Mit Florian 3.59
  9. Fine Herbs 5.08

MUSICISTI

  • Michael Lösch: pianoforte.
  • Roberto Bonisolo: sax tenore.
  • Gianluca Renzi: contrabbasso.
  • Roberto Desiderio: batteria.

 

FINE HERBS – Michael Lösch Quartet (2008) – Trifonica Edizioni Musicali 

“Grinta e determinazione stilistica. Due elementi che emergono – di primo acchito – dall’ascolto di questo ultimo lavoro di Michael Lösch, accompagnato da un virtuoso del tenore quale è il canadese Robert Bonisolo dal pastoso walking di Gianluca Renzi al contrabbasso e dal lineare ed incisivo drumming di Roberto Desiderio alla batteria.

Il lavoro è licenziato dalla J-Digital, marchio della Off Limits nel 2008   seppur registrato nell’ottobre 2004. Le nove composizioni sono tutte originali ed a firma del pianista del Burgraviato, ad eccezione di Allegria mit Florian composta dalla sassofonista bolzanina Helga Plankensteiner. Bonisolo non si affranca – a giusta ragione – dall’hard bop e la scrittura di Lösch è decisamente robusta e marcatamente hard, almeno in questo ultimo lavoro.

Le folate armoniche del leader ed i fraseggi corposi del tenorista canadese, sono qui sorretti da una robusta architettura ritmica. Alle scoppiettanti note di C.F.P si susseguono quelle più forbite e dal sapore classico – almeno nelle trame tessute dal pianoforte – di Three Miles. Veloci e swinganti quelle di Strictly Necessary, con evidenza della base ritmica che spinge le dinamiche ed i cambi di situazioni, liberando anche un pregevole solo di Renzi.

La vitalità narrativa di Lösch è una costante. Monsieur M.P. ha una costruzione sempre godibile e sottolinea le indubbie doti del pianista altoatesino. Le stesse che marcano Another One for Bob, qui con l’hammond virile e percussivo. Ricca di vibrazioni e lirismo è Silence Please, giocata dal trio in scioltezza, scevra dalle intrusioni di Bonisolo. Più mainstream è Rudy’s Changes, una sorta di ponte sonoro verso le coste latino-americane di Allegria mit Florian, brano “piacione” che si articola in un paio di chorus. La title track chiude l’album sottolineando le abilità dei componenti del combo.

Un lavoro muscoloso, a tratti travolgente, sicuramente ben suonato.”

Alceste Ayroldi per Jazzitalia